23 May 2017 Comments (0) AMBIENTI, CATEGORIE, INFOGRAFICA, POST, Soggiorno

8 idee per un Soggiorno Smart

Non parleremo di luoghi di villeggiatura bensì del locale più multifunzionale della casa, il Soggiorno, che per alcuni è confidenzialmente il salotto di casa. Il locale che per le occasioni può anche trasformarsi in sala da pranzo, se abbastanza grande da farci stare tavolo e sedie, almeno sei. Al di là di tutto, due cose non mancano nel Soggiorno: il divano (a volte con poltrone) e il televisore.

In Soggiorno ci si rilassa, si chiacchiera, ci si riunisce; più ancora della cucina, è il luogo perfetto per comunicare. Per essere il fulcro dell’abitazione e diventare anche Smart merita però tutta la nostra attenzione, partendo con l’eliminare eventuali dubbi:

  • Per trasformare in Smart il Soggiorno dovrò spendere una fortuna?
  • Ho spazi di miglioramento nel mio rapporto con la tecnologia… riuscirò a rendere Smart il Soggiorno?
  • Quali sono i tangibili vantaggi nel rendere Smart il Soggiorno?

L’abitazione in cui vivi, di tua proprietà oppure no, può contemplare un Soggiorno Smart senza richiedere interventi particolari a strutture e impianti, la maggior parte dei dispositivi utilizza infatti connessioni wireless WiFi o Bluetooth e, sempre più, si alimentano con batterie ricaricabili. Decisamente semplificati nell’installazione, si gestiscono tramite App, che potrebbe essere unica se i componenti sono parte di un ecosistema come HomeKit. Pertanto niente muratori e impiantisti per casa e rassicurati, se sei in grado di sfruttare le risorse del tuo smartphone ti risulterà facile controllare anche i dispositivi collegati!

Se le risposte fugano i dubbi ai primi due quesiti (speriamo d’esserci riusciti) alla terza domanda è necessario dedicare più spazio. Nelle successive schede abbiamo raccolto le “8 Idee per un Soggiorno Smart”, perché sfogliandole possa essere tu a scoprirne i vantaggi.



  1. Router+HUB, il centro dello Smart Habitat

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    ”Dove installiamo il router?” è la domanda che ci sentiamo rivolgere dal tecnico telefonico. La risposta, nella maggioranza dei casi sarà: “in soggiorno”. Specie se è integrato nell’ingresso. Il router nel soggiorno è il fulcro attorno al quale ruotano le connessioni di ogni casa moderna. Verso l’esterno, per navigare, comunicare via web e controllare da remoto i dispositivi. Verso l’interno, perchè crea la rete domestica, su cavo o wireless. Dall’Hub, si transita invece per dialogare con i dispositivi . Può essere la centralina di un sistema domotico oppure un apparato come AppleTV, il termostato Nest o il Gateway Philips Hue. In ogni caso è questi a trasmettere, da e per i singoli dispositivi, comandi e dati. Le trasmissioni avvengono tramite protocolli standard, li abbiamo raccolti nell’infografica “I più diffusi protocolli di comunicazione”.
    All’Hub ci si rivolge con un’App dallo smartphone o tramite comandi vocali: Apple Siri, Amazon Alexa, Google Assistant sono quelli più noti ma altri sono ormai disponibili per consentirci di gestire tutto ciò che rende Smart il nostro Soggiorno.

  2. Entertainment connesso e distribuito

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    All’inizio era il televisore, ora è la SmartTV. Antenna, parabola e rete ci portano il cinema in salotto o la partita, ma anche news, documentari, podcast. Soprattutto quando vogliamo. La SmartTV è connessa al web e alla rete di casa, da sempre la finestra sul mondo. Ora, con nuovi dispositivi, si trasforma sempre più nel visore e controllo della casa. Possiamo mandare “in onda” le foto dell’ultimo viaggio che abbiamo nel cloud o nello smartphone. Possiamo anche inviare agli speaker di uno specifico locale la playlist con la musica preferita o il sottofondo per la serata, meglio se coordinata con le luci. Tanto è tutto sulla stessa rete. Quella di casa. Se poi nella casa al mare o in ufficio, ma anche nel terrazzo, abbiamo installato una videocamera IP potremmo ricevere una notifica e dal nostro SmartTV siamo in grado di tenere tutto sotto controllo. Poi decideremo se sarà il caso oppure no, di gustarci gli ultimi giri del Gran Premio!

  3. Sotto la giusta luce

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    Le proposte di luci LED pilotate dallo smartphone è davvero ampia, interni ed esterni possono essere illuminati quando vogliamo e perfino nel colore più adatto. Abbiamo preparato il video “Come funziona una luce smart” sull’argomento. Le luci Smart servono anche a simulare la presenza quando non siamo in vacanza, piuttosto che a limitare i consumi perché si accendono, e spengono, solo all’occorrenza. In molti casi non richiedono che la sostituzione di una lampada. Nel bulbo è già presente quello che occorre per dialogare con hub o smartphone. Luci e suoni hanno poi la loro giusta aggregazione; “Son et Lumière” è definito il connubio in terra di Francia. Più che allo spettacolo in casa si bada però all’utilità. Se accendiamo la SmartTV potremmo desiderare una luce soft, per non subire i fastidiosi riflessi sullo schermo o costringerci al buio. Quando un sensore avverte un movimento, e non necessariamente può essere un malintenzionato, lo sappiamo perché la lampada in soggiorno pulsa in blu… è il bebè che ha bisogno di noi per il pit-stop. Oppure è il marito di rientro dalla cena con gli amici e cerca di non far rumore, scordando che è l’avvicinarsi del suo smartphone a segnalarlo. Luce non necessariamente si associa a lampade, le tende possono farne entrare di naturale o aiutarci a renderla una presenza discreta, purché il loro funzionamento sia Smart.

  4. Un ambiente e i suoi sensori

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    I sensori sono le sentinelle, il nostro lungo sguardo vigile, il nostro sesto senso elettronico. Ve ne sono di specifici e di multifunzione, rilevano le aperture di porte e finestre, ci avvisano se l’aria è da cambiare, se la lavastoviglie sta allagando la casa o se quell’indesiderato “fil di fumo” non è dovuto all’arrosto. Vi sono sensori anche per rilevare la temperatura o l’umidità dell’aria. Un sensore può essere collegato (no, non intendiamo necessariamente con un cavo) ad un evento. Anzi, in effetti è un volenteroso scatenatore di eventi. Questa sua caratteristica origina i Trigger – così in inglese si definisce l’azione che da seguito ad un’altra – e viene sfruttata per “sentirsi protetti” o semplicemente per “ricevere avvisi”. Quando la finale di un campionato e l’affollamento in Soggiorno rimescolano gli animi, con il fervore crescono temperatura e aria malsana, che rientrerebbero autonomamente se un sensore segnalasse al condizionatore di intervenire o a una ventola di purificare l’insalubro ambiente.

  5. Al sicuro e rilassati

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    Siamo al finale del film, la tensione è palpabile e da un’istante all’altro avviene il colpo di scena che stravolge il racconto. Lo avevamo già visto quel film, ma è un momento che non vogliamo perderci. Suonano da noi e la magia immediatamente scompare. L’uso del tasto “pausa” non ci fa rivivere la suspense ormai volatilizzata, ci si deve alzare per scrutare nel display del videocitofo per decidere se premere il pulsante apriporta oppure ignorare l’intrusore. Quando sarebbe bastato abbassare gli occhi sullo smartphone.
    Se il videocitofono è adatto a case unifamiliari, lo spioncino IP è perfetto per l’appartamento. Si installa al posto del tradizionale spioncino, che ci ha traviati a una visione contorta della realtà appena fuori casa: se chi ha suonato non si manifesta, riconoscerlo da quella visione è davvero un’impresa! Vi sono diverse e interessanti novità in questo ambito, curiosare nella rubriche “Sicurezza&Sorveglianza” e “Serrature&Accessori” potrebbe ispirarvi.
    Per il futuro, ricordatevi però di far partire la scena “Do Not Disturb” prima di godervi l’intera saga tolkieniana. Non importa se con l’App o un comando vocale, le tende si socchiuderanno, le tapparelle saranno serrate e le luci diverranno discrete. E se suonano ancora date uno sguardo al telefono e: “Zia Margherita, proprio stasera che siamo al lago…mi spiace, la prossima volta che capiti in zona avvisaci prima, abbiamo tanta voglia di rivederti” e premete nuovamente il tasto mute.

  6. Quel tocco di verde natura

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    Il Salotto è sito del relax per alcuni, per altri il palcoscenico di un hobby: il “verde in casa”. Deve esserci una strana e domestica versione di contrappasso, succede spesso che la passione dei secondi diventi un incubo dei primi. Quadri, tendaggi, lampade o tappeti personalizzano, rendono accogliente o pratico il Soggiorno. Non dimentichiamo il ruolo dell’arredamento, volutamente lasciato al fine d’elenco perché anche funzionale. Se non fosse che si abbina all’irrinunciabile soprammobile.
    Ma, se per buona parte delle scelte è preferibile astenerci da consigli lasciando a chi abita il libero arbitrio, sul verde qualche parolina la spendiamo. Ogni manuale o blog di botanica al capitolo “Piante d’appartamento”, che comprende anche quelle da terrazzo, riportano suggerimenti per crescere rigogliose piante tropicali: la migliore esposizione alla luce, giuste innaffiature e nutrimenti vari. A seguirli si andrebbe fieri dei risultati, purtroppo il tempo e le competenze limitate non permettono di conseguire i risultati sperati. Ci vorrebbe… anzi c’è. Sensori che valutano la temperatura e umidità del terreno, stabiliscono il livello di fertilizzante e inviano informazioni per intervenire con i necessari correttivi. Informazioni che provengono, e arricchiscono, un database in cui stabilire il trattamento per ogni specie. In alcuni casi si abbina il sistema d’irrigazione, che per balconi e terrazze può essere facilmente attuabile, per il Soggiorno meglio optare per un vaso Smart che sappia quando è il momento di erogare l’acqua. Per poi vantarsi di avere il Pollice più Verde del condominio.

  7. Anche la lampada vuole la sua presa

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    Se dovessimo accennare alle sole luci di casa dovremmo definire almeno un criterio di identificazione. Si tratta di lampade, lampadari o appliques e incassati vari? Tranne la prima categoria che solitamente si allaccia a una presa, le successive prevedono un impianto dedicato per l’alimentazione e i necessari interruttori, di cui abbiamo accennato in altra scheda. Le lampade, come altri apparecchi nella nostra casa, sono collegate a una comunissima presa. Se la presa è Smart fa qualcosa in più che erogare la corrente elettrica. Per esempio ci informa dei consumi, che ben sappiamo sottostare alla regola ”tutto ciò che può essere misurato può essere gestito”. Oppure essere pilotata e programmata da un’App anche remotamente. Inoltre, può coordinarsi con altri dispositivi seguendo eventi e azioni con criteri predefinit, ne abbiamo parlato anche nel video “Come funziona una presa smart”.
    Hanno suonato il campanello, si accendono le luci di camera, soggiorno, ingresso, in sequenza. No, non è per evitare di inciampare a buio, sei lontano da casa e non corri il pericolo, ma chi ha suonato non lo sa. La mattina d’inverno il bagno non ha ancora beneficiato del tepore del riscaldamento condominiale, mentre per la doccia vorresti che solo lì facesse meno freddo. Puoi risolvere il problema collegando la sveglia sullo smartphone alla presa del termoradiatore. Non sei certo di aver spento la lampada in ingresso e forse non hai staccato la ciabatta nel box a cui avevi collegato la pistola della colla a caldo? Apri l’App e disattiva tutto. O se sei più comodo, e lo saresti senz’altro, ordina all’Assistente Vocale di avviare la scena “Spegni tutto” mentre ti rilassi in poltrona con il caffè e racconti com’è andata la giornata.

  8. Il confort della temperatura ideale

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    Non importa se a provvedere sarà il condizionatore o il riscaldamento, con la giusta temperatura assicurano il confort, come abbiamo descritto nell’infografica “Controllo della temperatura domestica”. Il Soggiorno è il luogo d’eccellenza (forse per alcuni a pari merito con la camera da letto) in cui trascorrere momenti di relax; non si vive in Soggiorno, lo si vuole vivere. Nelle stagioni fredde, l’installazione di termovalvole Smart ai termosifoni instaura per ogni locale il giusto clima, e se dotate o accoppiate con sensori di movimento riescono a essere maggiormente efficaci perché individuano le presenze e imparano le abitudini. Associate a un termostato Smart le termovalvole richiedono l’intervento della caldaia in ragione delle esigenze di ogni locale, e così facendo riducono i consumi, alias consentono un risparmio. Il principio con cui opera un termostato Smart lo potete scoprire nel video “Sai come funziona un Termostato Smart”, per cui sarà facile convincersi che tutte le abitazioni dovrebbero esserne dotate. Intanto siamo giunti alla primavera e i termosifoni lasciano il posto a strumenti che si preoccupano di rinfrescare l’aria. Ve ne sono di attualissimi pilotati, ça va sans dire, dallo smartphone; ma anche se il condizionatore installato non è contemplato nell’ultimo catalogo vi è sempre modo di renderlo Smart. Per chi ha pensato alle pale a soffitto invece occorrono modelli recenti, in grado di valutare le condizioni dell’ambiente per regolare velocità e senso di rotazione delle pale. A proposito, se una sera rientri prima dal lavoro e in anticipo sull’orario impostato nel timer, troverai il clima giusto ad attenderti. Ci penserà il tuo smartphone a ridefinire il momento in cui predisporre la temperatura desiderata, con la funzione di prossimità.

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