26 May 2017 Comments (0) AMBIENTI, Bagno, Camera, CATEGORIE, Cucina, Garage, Giardino, Palestra, Salute & Fitness, Soggiorno

CO e fumo li controlla Onelink

D’accordo, il rilevatore di fumo è d’obbligo nelle case statunitensi perché la maggior parte dalle pareti è in legno, ma dai noi? Un Vigile del Fuoco non avrebbe difficoltà a rispondere: “Se dovessimo ricevere un euro ogni volta che veniamo chiamati per incendi nelle abitazioni saremmo ricchi”.
Magari non bruciano subito i muri, ma materiali e situazioni che provocano incendi in una casa non mancano e i danni maggiori per i suoi abitanti sono proprio legati alle intossicazioni da fumo, o prima ancora monossido di carbonio.
Detto questo, sono chiari i motivi per cui un’azienda come FirstAlert li commercializzi alla grande sul territorio americano e noi, nella nostra cara Penisola, dovremmo riconsiderarne l’utilità.
FirstAlert è un marchio molto noto in USA, dalla fine degli anni ’50 produce rilevatori di fumo CO2, e ora, che dal 2016 è parte del gruppo Newell, ha adottato fra le strategie di marketing quella di aderire al programma HomeKit di Apple, oltre a supportare i comandi vocali Alexa di Amazon e GoogleHome.
La funzionalità dello strumento Onelink è assodata; i maggiori vantaggi si riscontrano nell’essere incluso nell’ecosistema HomeKit, quindi totalmente integrato con tutti gli altri dispositivi installati e controllabili da un’unica App.
La compatibilità con HomeKit consente, oltre al controllo remoto del dispositivo, di trasformare Onelink in trigger che scatena eventi a seguito di una rilevazione di fumo o CO2. Un esempio potrebbe essere di accendere contemporaneamente, solo dopo il tramonto, tutte le luci di casa per agevolare sia l’individuazione della causa che l’eventuale evacuazione. Solo nell’App Casa-Home è possibile utilizzare Onelink come trigger o includerlo in scene, diversamente non può relazionarsi con gli altri dispositivi.
Onelink esiste in due versioni, una delle quali alimentata a batteria la cui durata stimata in 10 anni. Le funzionalità fra i due modelli sono identiche tranne che quello con l’alimentazione fissa – dotato comunque di una batteria per il blackout – dispone anche di LED che fungono da luce notturna.
L’installazione può essere a soffitto o parete utilizzando il supporto incluso e due tasselli a muro e, in pratica, è pronto all’uso. Attivata l’alimentazione il dispositivo viene associato ad altri installati e l’insieme abbinato all’App, in cui si assegnano nomi che verranno utilizzati sia dal dispositivo stesso che da Siri. La soluzione più logica potrebbe essere quella di usare i nomi già scelti per per stanze; infatti se Onelink rileva del fumo, oltre a far partire la sirena e a lampeggiare in rosso i LED, lancia un messaggio audio. Nella eventuale concitazione ricordarsi che “Allarme! Rilevato fuoco in Sensore Uno” significa che ci va a fuoco la “Cucina”…
Se invece si dovesse trattare di un falso allarme, una delle caratteristiche di Onelink è quella di consentire lo spegnimento della sirena dall’App – solo quando nelle immediate vicinanze e per evidenti ragioni – senza doverci arrampicare per premere il pulsante e disattivare l’insistente richiamo.

Maggiori informazioni

Comments are closed.